Abbiamo interpellato i Siciliani chiedendo loro una valutazione sulla sanità regionale in una prospettiva di miglioramento del servizio sanitario. L’indagine prende in considerazione tutti i punti di “approdo” al servizio, quindi medicina di base, emergenze, ospedali, medicina specialistica e si pone come obiettivo di offrire ai manager sanitari, ai cittadini, alle istituzioni degli spunti per una sanità più efficiente e con una migliore organizzazione, che parta dalla diagnosi per arrivare alla cura.
La medicina di base funziona in media meglio di altri comparti della sanità pubblica. Il medico generico è centrale nel sistema sanitario sia per frequenza di utilizzo che per relazione e conoscenza dei pazienti. Questa figura riceve la migliore valutazione proprio per tali ragioni, ma non mancano anche per essa margini ed ambiti di miglioramento come nel caso dei tempi d’attesa in ambulatorio, della reperibilità e delle domiciliari.
Il sistema delle guardie mediche, oggi dette continuità assistenziale, è meno conosciuto ed è stato utilizzato solo dal 40% degli intervistati. In realtà il loro ruolo e la loro operatività potrebbe essere meglio valorizzata ed organizzata, magari integrandosi proprio con i medici di base, per evitare che richieste di assistenza semplici arrivino alle strutture ospedaliere, congestionandole.
Le strutture di pronto soccorso complessivamente raggiungono la sufficienza, anche se è ampia la percentuale degli insoddisfatti. Personale, apparecchiature e tempi di attesa per accedere al servizio sono gli aspetti giudicati penalizzanti nella valutazione delle strutture preposte alla gestione delle emergenze.
La degenza ospedaliera viene valutata un pò meglio rispetto ai pronto soccorso perché i tempi di gestione del paziente, il numero degli accessi, un diverso uso degli spazi, delle risorse umane e della tecnologia consentono una migliore percezione e valutazione di tutta la filiera di lavoro da parte dell’utente.
Le prestazioni specialistiche vengono giudicate meglio di altri servizi. La loro valutazione è meno negativa di altre, perchè tempi e modalità di fruizione ne riducono il contatto con l’utente. In questo caso la valutazione si incentra maggiormente sulle prestazioni professionali. Critici i tempi di attesa per le visite che in alcuni casi sono di mesi.