Ci accingiamo alla cosiddetta “riapertura” in un clima di incertezza e confusione, almeno in termini di distanziamento sociale: si susseguono indicazioni sulla sua gestione in metri, cinque al mare, piuttosto che uno sul bus o due persone all’interno dei negozi.
Credo invece servano regole chiare e coerenti, affidandosi soprattutto al senso di responsabilità dei cittadini che hanno dimostrato di ben comprendere la situazione. Un aspetto importantissimo proprio in questa fase è monitorare come la malattia si diffonde, partendo dal tanto considerato e forse poco chiarito R0(Erre con zero), ovvero quel numero che indica la potenziale trasmissibilità della malattia, rispetto al quale va fatta una corretta informazione proprio per evitare che possa crearsi allarmismo nella popolazione.
In parole povere il nostro R0 dice il numero di potenziali contagiati da parte di una persona infetta. Esempio: se l’R0 è pari a 2, significa che una persona contagiata ne può potenzialmente infettare due; più alto sarà quindi questo valore tanto maggiore sarà la probabilità che la malattia si diffonda. Affinchè questa si riduca e sparisca, il nostro R0 deve tenersi sotto il valore di 1, ovvero un contagiato deve potenzialmente non contagiare nessuno.
Altro aspetto chiave per comprendere le dinamiche della malattia è legato alla dimensione del fenomeno, ad esempio la normale influenza che annualmente mette a letto milioni di Italiani ha un R0 di 1,3. Giusto per dare un’idea, nel picco stagionale tra fine 2019 ed aprile 2020 ha coinvolto, secondo stime dell’ISS, 7,5 milioni di italiani.
Guardando ai dati regionali sulla diffusione del COVID19 la situazione è tendenzialmente positiva, tutte le province hanno un dato al di sotto della fatidica soglia dell’1. Trapani, Enna e Messina mostrano un indice più alto in quanto la circolazione del virus è stata di recente maggiore rispetto alle altre province pur avendo indici di contagio sulla popolazione bassi..
In generale la Sicilia si è contraddistinta per senso di responsabilità, riuscendo a contenere la diffusione del virus, lo stesso senso di responsabilità che deve essere mantenuto in condizioni di apertura in quanto la malattia ha un elevato numero di asintomatici che sono i principali veicoli di contagio, per cui l’uso dei dispositivi di protezione individuale ed il distanziamento devono rimanere i punti di riferimento principali per ognuno di noi.