Futuro in Sicilia: lavoro e innovazione

I siciliani credono fortemente nel turismo e in tutto quello che valorizza l’isola e la sua cultura nelle sue diverse declinazioni: agricoltura, allevamento e relativa trasformazione dei prodotti, ambiente ed energia da fonti rinnovabili. Il marketing e la comunicazione sono visti come strumenti di supporto allo sviluppo dei mercati ed alla promozione del territorio. Strategico l’ambito della formazione, dell’istruzione e della ricerca per supportare lo sviluppo.

Nella visione futura cresceranno meno l’industria, nella sua accezione più tradizionale e più impattante sull’ambiente, il settore della sanità ed il mondo dei servizi bancari ed assicurativi ritenuti sostanzialmente saturi.
Lo sviluppo esogeno, quello basato sugli interventi esterni dello Stato e dell’industria tradizionale sul territorio, non rap- presentano più una prospettiva a lungo termine nel sentire comune. La visione intergenerazionale è decisamente verso uno sviluppo endogeno, ovvero quello che scaturisce dalle risorse naturali e dalle competenze che il territorio ha sviluppato nel tempo. Il ruolo dello Stato nella visione prospettica dovrebbe essere più di approccio liberista e di facilitazione dello sviluppo e meno di intervento diretto sull’economia del territorio.

Intuizione, visione e speranze nell’agri- coltura e nell’industria di trasformazione ad essa connessa trovano riscontro non soltanto sul mercato interno, ma anche nelle prospettive di “export”. Il 2018, secondo Coldiretti, è stato un anno record per le esportazioni agroalimentari made in Italy, registrando un aumento del 3%. La crescita ha riguardato in generale sia i Paesi dell'Ue che i Paesi extraeuropei e in particolare gli Stati Uniti, da sempre riferimento principe per l’Italian food (dati Istat-Coldiretti 1/2019).

Il dato siciliano conferma l’importanza del settore agroalimentare per l’economia regionale. Con un valore aggiunto di circa 4 miliardi, il contributo del settore al PIL regionale raggiunge il 5,3% e rappresenta il 9,3% dell’intero settore a livello nazionale. In dieci anni le esportazioni siciliane di prodotti agroalimentari sono cresciute del

62% con un tasso medio annuo del 5% (dati UniCredit Forum delle Economie 6/2018). La metà dell’export agroalimentare siciliano è rappresentato da prodotti agricoli e prodotti trasformati che, nelle esportazioni, registrano prezzi medi in aumento, confermando la qualità delle imprese siciliane, sancita anche dal riconoscimento dei marchi DOP, IGP per molti prodotti e del Doc e Docg per i vini.

Trend altrettanto positivi e duraturi riguardano il turismo, che registra un dato in crescita del 10,2% sugli arrivi e del 7,3% delle presenze nel 2017 rispetto all’anno prece- dente (dati rapporto sul turismo in Sicilia dell’Osservatorio Turistico Regionale 10/2018).

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